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Mabi Two  - Atlantico O-E

              Diario di bordo - parte 2-                 

Domenica 9 Maggio. Il front freddo in arrivo ha prodotto venti freschi da SE 15 a 18 nodi ed ora con la carena pulita procediamo a oltre 8 nodi verso NE. Abbiamo raggiunto 28°N 60°W.  

Questa sera abbiamo avvistato delle balene soffianti a 100 metri ed un po piu' lontano vediamo un alto getto di acqua, che sara' di una balena molto grande... e' una scena molto ricercata, ma quando la vedi, ti mette un po' di apprensione per l'incolumita' della barca, visto la mole impressionante di questi giganti del mare. La notte, Fabio racconta di aver sentito un forte odore di pesce e poi un grande soffio accanto alla barca.

Con la carena pulita e venti constanti oggi abbiamo percorso 159 miglia. Fabio si e' divertito con un grande uccello marino color scuro, gettandogli del salame e dei filletti di mahi-mahi, che abboccava al volo e che sembrava gustare molto. Un paio di pesci volanti atterrarono sulla barca, uno colpendo il boma che e' alquanto alto sul livello del mare. Questo lo restituiamo subito al mare, ma giudicando dalla botta, deve aver avuto un gran mal di testa.

Ci sono moltissime meduse galeoni portoghesi, con vela perfetta (tipo le vela-vela che si vedono nel Mediterraneo), che veleggiano attraverso l'oceano, dirette dove?, non si sa. Viaggiano tranquille, e quando sono rovesciate da un onda, si radrizzano subito, in quanto devono avere una chiglia proprio come le barche a vela. Sembra che stiano navigando gli oceani da milioni di anni, molto prima che l'uomo apparisse sulla scena! 

Abbiamo avvistato e contattato un bi-albero chiamato "Pedro", con skipper in solitario certo Giuseppe, di Roma, anch'egli in rotta per le Azorre. Era felice della compagnia e di ricevere notizie meteo che gli mancava. Abbiamo fatto la stesa rotta per tutta la giornata ma poi la notte ci siamo separati. Il mattino c'era poco vento quindi abbiamo armato il nostro bel gennaker rosso, fino alla sera quando abbiamo dovuto accendere il motore. Un piccolo inconveniente con il frullino del gennaker, dato che la scotta si e' accavallata sul tamburro ed abbiamo dovuto pazientemente srottolarlo tutto e poi riavvolgerlo, fortunamente in assenza di vento.

Accendendo le luci di via scopriamo che la luce rossa non funziona e quindi tirai fuori il kit di sostituzione (quello obbligatoci dall'organizzazione ARC) e lo piazzai in posizione ben visibile. Il giorno, io e David abbiamo sostituito tutto il faretto difettoso a prua, facendo molta cura di non far cadere alcun pezzo fuoribordo. L'acqua salata e' nemica accerrima dei componenti ellettrici, specialmente quelli soggetti a spruzzi costanti, quindi la necessita' di controlli costanti e di portare sempre pezzi di ricambio. 


Controlli regolari giornalieri di usura

11 Maggio  L'amico Giuseppe di Cagliari ci monitora continuamente e ci informa degli sviluppi meteo. Lo teniamo sempre informato sulla nostra posizione, cosi vede le previsioni e grib file e ci invia le sue conclusioni via email - servizio a noi molto utile, che aumenta la sicurezza. Infatti ora ci avvisa di profonde depressioni a nord dalla nostra posizione e quindi dovremo aspettarci del cattivo tempo, stanotte o domani

Questo e' il nostro settimo giorno di navigazione ed abbiamo avuto belle giornate assolate fin ora. Tutti si stanno adattando al routine della barca, ed i vari compiti, regolazione delle vele, pilizie, lavaggio, piccole riparazioni e migliorie ecc. Oguno fa il suo turno di guardia, sia di giorno che di notte.  

Ognuno decide di fare il cuoco quando ne ha voglia, o gli viene in mente qualcosa di diverso da fare. Devo dire che fin ora abbiamo mangiato bene con un generale buon livello di cucina. Ancora non c'e' luna, quindi le notte sono buoi pesto, con l'unica consolation che sono perfette per osservare le stelle.

Il generatore di corrente elettrica e' strumento utilissimo da avere a bordo, dato che consuma meno del motore della barca per ricaricare le batterie. Inoltre ti da la corrente di 220 volt, quindi ti permette di utilizzare il dissalatore ed altri ellettrodomestici. Allora, un amico con barca "sistership", Tioram, mi disse che la sua girante del generatore duro' solo 200 ore di utilizzo, invece dei 500 specificato. Questa elichetta di gomma pompa l'acqua marina attraverso il morore per raffreddarlo. Quindi in previsione di un guasto ne acquistai uno nuovo in Sint Maarten ed in effetti, il nostro generatore si fermo' per surriscaldamento a causa di rottura della girante.

Quindi in mezzo all'oceano con forte moto ondoso, ho dovuto calarmi a testa in giu' e sostituire la girante, messa in posizione alquanto scomoda da raggiungere, seguendo le istruzioni del manuale. Ancora una volta abbiamo visto l'importanza di avere a bordo tutti i pezzi di ricambio ed attrezzi.

Stanotte siamo finiti in un altra zona priva di vento o, piu' giustamente, in una zona di vento malevole, dato che ti seguiva sul naso ovunque tu ti giravi. Poi d'improvviso, il GPS (lo strumento di posizionamento satellitare) cesso' di funzionare, lasciandoci quasi smarriti. Questi strani e misteriosi avvenimenti ci face pensare che dovevamo aspettarceli, essendo nel Triangolo delle Bermude. Quasi quasi mi aspettavo di vedere un caccia americano del 1944 spuntare tra le nuvole, oppure di incrocciare un galleone alla deriva coperto di alghe e con scheletri di pirati in coperta! 

Poi, accendendo e spegnendo il GPS piu' volte, d'improvviso ricomincio' a funzionare, con nostro grande sollievo. Sarebbe stato un disastro dover dipendere solo sul sestante, con il quale riusciavamo solo avere delle posizioni molto aprossimative.

13 Maggio Stamattiva presto, mentre ero solo di guardia, sono riuscito ad imparcare un tonnetto, quindi abbiamo un ospite per cena  stasera!

Dopo 20 ore, stiamo ancora andando a motore ed in parte a vela con il gennaker, in giornata assolata e calda, con grande risacca che ci fa ondegiare dolcemente su e giu'. Il vento diabolico ancora ci insegue, girando di prua proprio quando lo pensavi stabile di poppa. Immagino che le navi antiche si sarebbero dovute fermare ed attendere anche delle settimane per l'arrivo di vento favorevole.

Oggi abbiamo avistato due altre barche a vela sul orizzonte e ne abbiamao contattato una. Suppongo che stiamo tutti e tre dirigendoci sulla stessa meta nelle Azorre e che quindi siamo sulla rotta giusta... o ci stiamo sbagliando tutti e tre?

Oggi abbiamo visto molte tartarughe, alcune anche vicine alla barca, che non si tuffavano al nostro avvicinamento. Una si giro' per osservarci mentre passavamo, forse attratta dal nostro bel gennaker rosso.

Poi abbiamo visto un gruppo di delfini inseguendo dei tonni che saltavano fuori dall'acqua cercando di fuggire. Decido di dare caccia anch'io dato che il nostro piccolo tonno di stammattina era gia' stato consumato a pranzo. Rulliamo il gennaker e via a motore all'inseguimento, ma anche loro erano veloci e giravano a destra e manca. Dopo un po ho dovuto rinunciare per non consumare il nostro carburante prezioso inseguendo tonni nell'Atlantico e ci rimettiamo in rotta. 

Finalmente, come predetto dal nostro attento Giuseppe a Gagliari, un bel vento da ovest di 15 nodi commincio' a soffiare, spingendoci allegramente, con il motore spento.

Il nostro inglese Roberto si dimostro' di essere bravo ad interpretare l'ostico testo delle previsioni meteo che ci arrivavano via email direttamente dalla NOAA americana e riusciva a convertirlo in mappe sinottiche meteo disegnate a mano. Queste erano utilissime per capire cosa stava succedendo attorno a noi ed a cosa stavamo andando incontro. Anch'io ho cominciato a capire ed interpretare le previsioni in puro testo; impari molto quando la tua vita ci dipende.

(“necessity is the mother of invention” - necessita' e' la madre dell'invenzione).

Durante la notte il vento si rafforza sempre di piu' e cambia direzione, quindi abbiamo dovuto strambare (far passare il vento dietro la randa). Questa operazione puo' essere pericolosa con vento forte, dato che la randa puo' sbattere violentemente se non controllata bene e fare seri danni, specialmente nella notte buia, con vento di oltre 30 nodi e pioggia. In tali circostanze la manovra mi crea sempre delle apprensioni, ma Roberto, il nostro istruttore di vela, l'organizzo' perfettamente e l'esegui' con calma e sicurezza, sostituendo contempo il genoa con la tormentina e terzarolando al massimo la randa. Cosi procediamo a passo piu' tranquillo e sicuro. Con un groppo violento dopo l'altro decidiamo di eliminare completamente la randa e proseguire con la sola tormentina, fino a pranzo il giorno dopo, quando il vento si calmo completamente.

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